Dentro il suono delle Alpi attraverso gli strumenti di ANIMA - Giovanni Costantini conductor
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Dentro il suono delle Alpi attraverso gli strumenti di ANIMA

Venerdì 22 marzo al Muse – Museo delle Scienze di Trento presentiamo “ANIMA. Dentro il suono delle Alpi”, il percorso espositivo dedicato all’omonimo progetto, che sarà possibile visitare nella lobby del museo dal 23 marzo al 7 luglio 2024. Sarà anche l’occasione per ascoltare dal vivo, per la prima volta, la voce dei quattro strumenti realizzati col legno dell’Avez del Prinzep, nelle esecuzioni del Quartetto Pegreffi.

Assieme a me, alla presentazione interverranno Helen Wiesinger, curatrice della mostra, Francesca Moncada di Paternò, presidente de Le Dimore del Quartetto, Michele Lanzinger, co-ideatore del progetto ANIMA ed ex direttore del Muse, Gianmaria Stelzer, il liutaio che ha realizzato questi strumenti speciali, e Damiano Zanocco, il custode forestale degli Altipiani Cimbri, da cui proviene l’albero che ha dato vita a tutto questo.

A questa pagina è possibile prenotarsi: inizio alle ore 18:30 coi saluti istituzionali; a seguire interventi musicali e parlati e brindisi conclusivo.

E non è finita. Nei giorni seguenti di quel fine settimana, sabato 23 e domenica 24 marzo, è nuovamente possibile ascoltare il Quartetto Pegreffi (Emma Parmigiani violino, Inesa Baltatescu violino, Maria Giulia Tesini viola, Lorenza Baldo violoncello) suonare gli strumenti in abete bianco grazie all’iniziativa “La stanza dell’ANIMA”: si tratta di brevi sessioni di assaggi musicali di Haydn, Mozart, Schubert, Brahms e Ravel nelle esecuzioni del Quartetto Pegreffi in una sala di Palazzo delle Albere, in collaborazione con Le Dimore del Quartetto. Un’esperienza per appassionati ma anche solo per curiosi.

ANIMA è un progetto che parla di alberi, suono e musica. Racconta la realizzazione di un quartetto d’archi realizzato con tavole armoniche e anima in abete bianco, utilizzando il prezioso legno dell’Avez del Prinzep, testimonianza naturalistica degli Altipiani Cimbri nel Comune di Lavarone, schiantato nel 2017 con l’incredibile altezza di 52 metri e 250 anni di vita. Era il più alto abete bianco d’Europa, oggi è il simbolo delle Alpi e della loro trasformazione climatica.
ANIMA narra la storia di una nuova vita, una forma di rigenerazione, un bellissimo racconto che conduce a conoscere gli alberi e la genesi di uno strumento musicale.

Il percorso espositivo ripropone attraverso pannelli esplicativi le fasi e le caratteristiche naturali e artigianali della lavorazione del legno a partire dall’albero e dalla sua maestosa crescita, per poi descrivere la cura e la raffinatezza dell’arte della costruzione degli strumenti ad arco che compongono la dimensione classica del quartetto d’archi.

ANIMA è un sogno, una sfida al tempo: dare una nuova vita all’Abete del Principe altrettanto lunga di quella che ha già vissuto, affinché il suo schianto non sia una fine ma solo l’asse di simmetria tra un prima e un dopo di secoli. E solo degli strumenti ad arco di qualità possono permettere un azzardo di questo tipo, perché ancora oggi l’umanità può ascoltare la voce di violini realizzati 400 anni fa. ANIMA è una bellissima storia, che viaggerà, e che fin da subito ho desiderato potesse essere raccontata da un percorso espositivo e da uno spettacolo, per portare la voce dell’Abete del Principe ed il suo messaggio a più persone possibili.
Grazie al MUSE e al Comitato Valorizzazione Avez del Prinzep per aver creduto in questo sogno.